La prima notizia documentaria del castello, datata al 1277, consiste in un atto di vendita di alcune terre della giurisdizione di Romano da parte di Godescalco di Cagnò.
La sua fondazione risulta tuttavia antecedente al XIII secolo, ed è forse collocabile nel XII secolo. Non è da escludere la possibilità che, in origine, fosse un insediamento imperiale. I nobili Cagnò, primi proprietari, menzionati dal 1147, potrebbero essere stati tra gli uomini di fiducia dell’imperatore posti a difesa di un luogo chiave per l’Impero.
Il castello di trova nel comune di Cagnò e sorge su un grande sperone roccioso, detto Castelàz, che domina il torrente Noce in un punto di collegamento tra le valli di Non e di Sole. La posizione risulta strategica ed efficacie per il controllo del ponte che univa le due vallate e dei transiti verso il Passo del Tonale e la Lombardia in direzione Ovest, verso il Passo della Mèndola e la conca di Bolzano in direzione Est.
A metà del Quattrocento i beni dei Cagnò, indeboliti dagli avvenimenti della seconda metà del Trecento e poco dopo deifnitivamente estinti, vengono ereditati dai Thun. In seguito alle mutate condizioni politiche il castello perde presto la funzione militare di controllo e la posizione arroccata impedisce alla proprietà di acquisire un qualsiasi valore produttivo. La struttura viene quindi abbandonata dalla famiglia Thun nel corso del Seicento, momento da cui comincia la sua rapida decadenza tanto che, all’inizio del secolo successivo, il castello appare già allo stato di rovina.
Sopravvivono i ruderi delle massicce murature che dallo scoglio di Castelàz, oggi circondato dalle acque del Lago di Santa Giustina, dominano il viadotto che collega Cles alla sponda opposta.
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