Nominata dalle fonti per la prima volta nel 1214 con la formula "castrum de Dosso Maiori", la fortificazione sorge su di un’altura a 700 metri di quota, nei pressi di Brentonico. La posizione strategica assicurava il controllo della Vallagarina settentrionale e il collegamento visivo con gli altri castelli della zona; il castello era infatti inserito nel sistema di segnalazione che permetteva, grazie all’accensione di roghi presso le fortezze, di dare l’allarme nell’intera regione tirolese.
Pur facendo parte della diocesi di Verona il feudo di Dossomaggiore è di proprietà del principato vescovile di Trento, e pertanto viene affidato dai presuli alla casata dei da Brentonico, signori locali, forse imparentati con altri potenti della Vallagarina. Nei primi anni del XIV secolo Dosso Maggiore, come altri castelli della zona, diventa feudo dei Castelbarco, figurando, alla morte di Guglielmo il Grande, nell’eredità lasciata al pronipote Guglielmo III. Come tutti i castelli castrobarcensi del ramo di Avio passa poi alla Serenissima nel 1411, per essere riconquistato dalle truppe imperiali nel 1509. Dopo qualche decennio di amministrazione imperiale i Quattro Vicariati – Avio, Ala, Mori e Brentonico – tornano alla Chiesa di Trento, passando quindi in mano alla potente famiglia dei Madruzzo fino al 1658. La vita della struttura fortificata di Dosso Maggiore si conclude nel 1703, quando viene saccheggiata e distrutta delle truppe francesi del generale Vendôme.
Il castello si presentava come un’imponente struttura dotata di un alto mastio, di robuste mura merlate, di torri e ponte levatoio. Le ristrutturazioni d’età madruzziana trasformano Dosso Maggiore in una fortezza con muraglie che terminavano con torrioni cilindrici coperti da cupole.
Il castello oggi si presenta in stato rovinoso: non rimangono che porzioni della cinta muraria, ricoperta dalla vegetazione, tra le quali si confondono le permanenze degli approntamenti difensivi risalenti alla Prima Guerra Mondiale, durante la quale le strutture vengono convertite in fortificazioni per le truppe italiane.
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