Castel Vasio

Val di Non

La prima notizia documentaria circa l’esistenza del castello consiste nell’atto, datato al 1237, con il quale Egnone conte di Appiano concede a Bartolomeo da Cloz il castello appena costruito.
L’edificio si trova a Vasio, frazione di Fondo, in posizione dominante rispetto alla strada che collega le due sponde del torrente Novella; tale collocazione strategica suggerisce un’origine legata al controllo del traffico e alla riscossione del dazio.
I primi proprietari sono i conti di Appiano, che nel 1248 cedono il castello al principato vescovile. Nel corso del tempo si avvicendano vari proprietari:i nobili Vasio, dopo la metà del XVI secolo gli Hack, i conti Trapp, i Cles, i Malosco e, dopo il 1561, i conti di Arsio.
 il castello era costituito da un’imponente torre a cui erano addossati vari edifici residenziali, articolazione che deriva probabilmente dall´originaria impostazione medievale, caratterizzata dalla presenza di una torre centrale circondata da una cinta che racchiudeva l´intero dosso. Alla fine del XIX secolo la torre viene demolita e la struttura, radicalmente rimaneggiata, viene venduta ad una famiglia locale che la trasforma definitivamente in abitazione civile.

E. POSSENTI, G. GENTILINI, W. LANDI, M. CUNACCIA (a cura di), Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardoantico e basso medioevo. Apsat 4, pp. 205-206. Mantova 2013.
U. RAFFAELLI (a cura di), Castelli del Trentino, p. 140. Trento 2007.
G. M. TABARELLI, F. CONTI, Castelli del Trentino, p. 191. Milano 1974.
A. GORFER, I Castelli del Trentino, pp. 669-672. Trento 1967.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val di Non
  • Comune: Vasio

GALLERY

LOCALIZZAZIONE

  • Anonimo, XVII secolo

    Nel celebre Codice Brandis , che prende il nome dal suo committente, l'anonimo disegnatore traccia sul foglio la fisionomia di Castel Vasio. La torre quadrata con coronamento merlato alla ghibellina qui si presenta ciperta da un tetto a quattro spioventi; due corpi di fabbrica con muraglie rastremate vi si addossano ed in primo piano si coglie l'edificio della cappella.

  • Ida von Lasser Schmalix, ante 1911

    La veduta si rifà alla raffigurazione di Grubhofer di fine Ottocento. Sulla sommità del dosso si notano il mastio duecentesco con il coronamento merlato alla ghibellina e due corpi di fabbrica addossati.

  • Vigilio Kirchner, 1920-1922

    Veduta del castello dopo la sua trasformazione (fine ´800 - inizi ´900) in casa colonica, con la torre mozzata, i merli eliminati, la cappella adibita a stanza da letto e i muri di cinta demoliti.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val di Non
  • Comune: Vasio

Si narra che i signori di Vasio, posti sotto assedio e con poche speranze di vittoria avessero chiuso in una cassa tutti i tesori acquisiti nel corso degli anni, per poi sotterrarli nel giardino ai piedi di un piccolo pero selvatico. Dopo molti anni, quando anche la memoria degli antichi abitanti di Castel Vasio si era persa, un tale Francesco Corazza, venuto a sapere del leggendario tesoro decise di cercarlo e sradicò la pianta, divenuta nel frattempo enorme. L’avventuriero non trovo traccia del tesoro dei Vasio che era sparito, così come scomparsa era la nobile casata.

M. NERI, Le “pietre nobili” raccontano. Le più belle leggende dei castelli trentini, p. 115. Lavis (TN) 2001.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val di Non
  • Comune: Vasio