Castello di Castelfondo

Val di Non

La prima attestazione scritta dell’esistenza del castello si trova in una concessione datata al 1172 per la costruzione di una fortezza sul dosso della Glara presso Egna (BZ), accordata dal principe vescovo di Trento Enrico I a favore di Enrico, figlio di Giovanni di Castelfondo.
Il Castello di Castelfondo sorge su una piattaforma rocciosa posta sul fondo della valle, nella parte più bassa dei versanti montani, posizione anomala rispetto a quella dominante delle strutture fortificate medievali, da cui deriva il nome del complesso, che doveva avere una funzione di rifugio piuttosto che di controllo.
I primi proprietari sono i Castelfondo, che prendono il nome dal castello stesso. In seguito la proprietà passa ai Cagnò, che nel 1265 la vendono a Mainardo II conte del Tirolo.
Il castello viene affidato nel 1315 ai nobili Rottenburg che lo detengono fino al 1410, intervenendo con importanti trasformazioni per incrementare gli apprestamenti difensivi.
Tornato nuovamente possedimento vescovile, il castello passa temporaneamente sotto il controllo dei nobili Fuchs e, nel 1471, dei Thun. Questi, dopo aver commissionato importanti migliorie architettoniche, si trasferiscono nel castello dando origine alla nuova linea famigliare dei Thun di Castelfondo.
Il castello rimane vittima delle rivolte contadine culminate nella guerra rustica del 1525, quando gli insorti attaccano il maniero con l’obiettivo d’impadronirsi delle risorse, in particolare del bestiame, custodite entro le mura.
Nel XVIII secolo la residenza passa nelle mani dei Thun di Castel Bragher che intraprendono importanti restauri.
L’odierna costruzione è il risultato dei vari interventi edilizi che hanno determinato l’evoluzione della conformazione originaria del castello. Come è consuetudine per le fortificazioni medievali trentine, il nucleo primitivo consisteva in una torre recintata posta però, eccezionalmente, presso la cinta muraria anziché al centro della stessa. All’interno dello spazio cintato si sviluppano nel XIII secolo vari fabbricati addossati su due lati alla torre quadrata a ridosso della cinta. Nel Trecento viene costruita una seconda cortina muraria e il ponte levatoio viene raddoppiato, caso unico in tutto il Trentino.
Il Castello di Castelfondo è abitato dagli attuali proprietari, discendenti della linea Thun di Castel Bragher.

E. POSSENTI, G. GENTILINI, W. LANDI, M. CUNACCIA (a cura di), Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardoantico e basso medioevo. Apsat 4, pp.170-172. Mantova 2013.
U. RAFFAELLI (a cura di), Castelli del Trentino, pp. 142-143.Trento 2007.
A. BERTOLDI, G. FAUSTINI, A. GIOVANNINI, Castelli Fortificazioni Residenze Nobili, pp. 80-83. Trento 2004.
S. VERNACCINI (a cura di), Castelli e Torri in Trentino, p. 79. Milano 2004.
F. CHIAROTTI, L’insurrezione contadina del 1525 nell´analisi degli avvenimenti dell’Anaunia, in M. BELLABARBA, G. OLMI (a cura di), Storia del Trentino, vol. IV, L’età moderna, pp. 157-192, Bologna 2000.
G. M. TABARELLI, F. CONTI, Castelli del Trentino, pp. 163-164. Milano 1974.
A. GORFER, I Castelli del Trentino, pp. 569-583. Trento 1967.
W. LANDI (inedito), Censimento dei castelli trentini nelle fonti documentarie edite e regestate (fino al 1350).

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val di Non
  • Comune: Castelfondo

GALLERY

LOCALIZZAZIONE

  • Ida von Lasser-Schmalix, ante 1911

    Nella veduta si vede sullo sfondo l’abitato di Castelfondo con la chiesa parrocchiale di San Nicolò e, in primo piano, il complesso fortificato dei Thun con la torre d’ingresso (detta Rottemburgo), il palazzo gotico-rinascimentale con il mastio romanico e, sulla sinistra, la chiesa di Santa Maria con l’alta torre circolare. 

  • Cipriano Pescosta, 1850-1860

    La veduta rappresenta il palazzo comitale, i resti del mastio alto circa 30 metri (dopo i crolli del XVII secolo erano rimasti in piedi solo due lati e mezzo), la chiesa di Santa Maria sul dosso con la torre rotonda quattrocentesca, alta 25 metri.

  • Bianca Thun, ante1850

    Veduta ripresa dalla strada diretta a Fondo. A sinistra la chiesetta medievale (antica pieve) di Santa Maria con la torre rotonda del XV secolo; a destra il complesso fortificato con il mastio romanico, il palazzo gotico-rinascimentale e la trecentesca torre Rottemburgo.

  • Tony Grubhofer, 1897-1899

    La veduta di fine Ottocento rappresenta il maniero sull’altura rocciosa sfiorata dalle acque della Rabiola e della Novella e circondato dal bosco. Si distinguono il palazzo gotico-rinascimentale sviluppatosi attorno al mastio romanico e poco distante la chiesa di Santa Maria con la torre circolare costruita dalla comunità di Castelfondo tra il 1468 e il 1470 su ordine dell’arciduca d’Austria. 

  • Vigilio Kirchner, 1920-1922

    Dalla vegetazione emerge la mole della torre merlata - alta 25 metri - a pianta circolare e con copertura troncoconica. La struttura fu edificata, accanto alla chiesa di Santa Maria, tra il 1468 e il 1470 dalla popolazione locale su imposizione dell´Arciduca d´Austria.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val di Non
  • Comune: Castelfondo

Del complesso castellano fa parte anche una torre, situata a breve distanza dalla cinta muraria, accanto all’antica chiesetta di S. Maria. La struttura, a pianta circolare, con un diametro di 7 metri, si innalza per 25 metri circa e ha mura merlate coperte da un tetto conico di gusto nordico.
Venne eretta nella seconda metà del Quattrocento dalla gente di Castelfondo su ordine dell’Arciduca d’Austria e conte del Tirolo, al quale la comunità si era ribellata.
Staccata dal resto del castello e sorta come ammonimento, svolse un’importante funzione di avamposto e vedetta.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val di Non
  • Comune: Castelfondo