Castello di Pietrapiana

Val d'Adige

Del castello si ha notizia per la prima volta nel 1247, in un atto che riporta una vertenza in materia di taglio di legname tra gli abitanti di diversi borghi, tra cui quello di Povo, rappresentato dal vassallo vescovile Enrico di Pietrapiana.
Il castello si trova su un’altura tra gli odierni abitati di Povo e Villazzano, e faceva parte dell´ampio sistema fortificatorio che circondava l’intera città di Trento: insieme a Castel Cedra oggi scomparso, e a quello di Povo di cui ci restano scarsissime testimonianze, controllava e proteggeva l’area situata a Sud-Est del capoluogo.
Sebbene i Pietrapiana, feudatari del castello fino agli ultimi anni del XIII secolo, compaiano spesso nella documentazione dell’epoca, risulta tuttavia difficile ricostruire la storia più antica della fortificazione. Certo è che sul finire del secolo vi si insediano i Belenzani, membri di una delle più influenti casate nobiliari di Trento. Il Castello di Pietrapiana si ritrova poi al centro dei drammatici eventi che caratterizzano la storia della città a inizio Quattrocento: nel 1407 infatti scoppia la rivolta anti-vescovile, capeggiata proprio da Rodolfo Belenzani. In quegli anni turbolenti Pietrapiana rappresenta uno dei baluardi extraurbani dei ribelli finché, nel corso del 1409, viene espugnata da Enrico di Rottemburg, uno dei capitani dell’esercito tirolese.
Una volta restaurato viene dato in feudo a diversi personaggi: nel 1420 il duca d’Austria e conte del Tirolo Federico Tascavuota lo concede ad un uomo di fiducia, Michele Senftel, originario di Monaco, che assume il nome di Ebenstein, traduzione tedesca di Pietrapiana, la cui famiglia mantiene il feudo fino al 1536. In seguito viene affidato ai Cles e più tardi ai Girardi, famiglia lagarina originaria di Mori. Nella seconda metà del Seicento le cronache lo descrivono abbandonato e in rovina.
Della fortificazione non rimane oggi che la grande torre, molto danneggiata, ma che permette comunque di intuire l’antica imponenza della struttura: il baluardo si presenta composto dalla singolare sovrapposizione di due esagoni non perfettamente allineati. Si tratta, presumibilmente, di un espediente per ottenere una capacità visiva e difensiva a 360 gradi tipica delle torri cilindriche in un contesto morfologico in cui l’asperità del terreno non avrebbe permesso la costruzione di un edificio di quella forma.

E. POSSENTI, G. GENTILINI, W. LANDI, M. CUNACCIA (a cura di), Castra, castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardoantico e basso medioevo. Apsat 4, 5, 6. Mantova 2013.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val d'Adige
  • Comune: Graffiano di Povo

GALLERY

LOCALIZZAZIONE

  • Johanna von Isser Grossrubatscher, 1836

    Veduta da Nord della Valle dell´Adige: sulla sinistra del disegno sono ritratte le rovine del castello di Pietrapiana. Nonostante il carattere artistico piuttosto che documentario di questa fonte, la torre del castello viene rappresentata in modo piuttosto realistico.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val d'Adige
  • Comune: Graffiano di Povo

Una curiosa leggenda è legata al Castello di Pietrapiana e alle colline circostanti:si narra la storia di un contadino che, passando una notte nei pressi della grande torre, vide una misteriosa luce. Incuriosito si avvicinò e all’interno del castello trovò un nano intento ad armeggiare con delle grandi botti. Questi, per il timore che il contadino raccontasse ciò che aveva visto, gli offrì del vino preso da uno dei tini. Trovandolo prelibato, l’uomo tornò spesso a far visita al nano. Una sera qualunque, tuttavia, la creatura e la sua cantina erano spariti. Il contadino trovò soltanto una piccola pianta di vite e decise di piantarla per godersi ancora la gustosa bevanda. Per l’incredibile colore e per il sapore straordinario il vino prodotto venne chiamato Goccia d’oro, nome con cui ancora oggi è definita la zona che si trova ai piedi dell’antica fortificazione di Pietrapiana.

  • Tipologia: Castello
  • Localizzazione: Val d'Adige
  • Comune: Graffiano di Povo