Palazzo Lodron - Bavaria

Costruito su una preesistente struttura difensiva medievale – forse una casa murata – Palazzo Lodron, noto anche con il nome di Palazzo Bavaria, è una tipica residenza signorile d’età rinascimentale.
Sorge nell’omonimo abitato di Lodrone e fu feudo della prestigiosa famiglia che dal borgo trasse il nome. La sua posizione lo poneva nella condizione di cruciale controllo del confine sud-occidentale delle terre vescovili, nonché dell’importante strada del Sarca. Presumibilmente in origine faceva parte di un ampio sistema difensivo insieme ai vicini castelli di Santa Barbara e di San Giovanni. Sfruttando la vicinanza al confine, la struttura svolse anticamente la funzione di stazione del dazio, testimoniata ancora oggi da una scritta soprastante la porta che si apre in ciò che resta della antica cinta di mura.
La trasformazione della struttura, da fortificazione difensiva a residenza signorile, si deve a Ludovico Lodron, che ne commissiona la ristrutturazione intorno alla metà del XVI secolo. Figlio di Paride del ramo di Castel Lodron e di Gerolama Calepini, rappresentante di una delle famiglie più altolocate di Trento, Ludovico diviene celebre per la partecipazione, insieme al cugino Alberico, alla Battaglia di Lepanto nel 1571. Tra il 1577 e il 1584 lo stesso Ludovico si fa promotore della costruzione di Palazzo Lodron di via Calepina a Trento.
L’edificio si presenta oggi come un tipico palazzo cinquecentesco; di pregevole fattura, nella parte inferiore della facciata frontale si apre un portico composto da tre archi a tutto sesto. Gli elementi difensivi risalenti ad un’epoca precedente sono pressoché scomparsi. Non rimangono infatti che una parte di cinta muraria, la quale ha assunto lo scopo di recinzione del giardino, e dei fori circolari nella facciata, da alcuni ritenuti feritoie o archibugiere.

S. VERNACCINI, Castelli e torri del Trentino. Milano 2004.
AAVV., Sulle tracce dei Lodron. Gli eventi, gli uomini, i segni. Tione di Trento 1999.
G. M. TABARELLI, F. CONTI, Castelli del Trentino. Milano 1974.
A. GORFER, Guida dei castelli del Trentino, p. 487. Trento 1967.

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